V6 “BUSSO”

I modelli con motorizzazioni da 2,5 e 3 litri montavano il 6 cilindri a V “Busso”, così chiamato perché progettato dall’ingegner Giuseppe Busso verso la fine degli anni ’70 e commercializzato (su “ALFA 6“) a partire dal 1979, considerato tra i più potenti, elastici, sicuri e affidabili motori sul mercato (in realtà i primi studi sul motore erano già partiti nel 1968, ma la successiva crisi petrolifera ne bloccò praticamente per anni lo sviluppo.)

Il propulsore è stato realizzato sia in versione sia a 12 che a 24 valvole e in questa sezione parleremo di tutte le sue varianti, nonostante la “75” abbia montato le sole versioni a 12 valvole

Il 6 cilindri in configurazione 3 litri (@ Stellantis)

In questo motore, blocco, testate e coppa olio sono fuse in una lega leggera di alluminio e silicio, per minimizzare i pesi e massimizzare la resistenza meccanica, e l’ angolo tra le due bancate è di 60° (con un perno di manovella collegato a una coppia di bielle), ottimo per quanto riguarda la rotondità di funzionamento, l’abbassamento del baricentro e il contenimento degli ingombri longitudinali.

3.0 V6 “Busso” fotografato al Museo Storico Alfa Romeo (foto dell’autore)

Nelle versioni a 12 valvole la distribuzione è affidata ad un singolo albero a camme in testa per bancata (mosso da una cinghia dentata) che comanda direttamente le valvole di aspirazione e, tramite un ingegnoso sistema di aste e bicchierini quelle di scarico (foto sotto), con un angolo tra le due di soli 46°, ottimo per l’ottenimento di una camera di combustione estremamente compatta (nella versione a 24 valvole gli alberi a camme sono due per bancata e angolo tra le valvole di 37°10′).

Il comando delle valvole di scarico (@ Stellantis)

Nelle unità montate sulla “75” l’iniezione era del tipo Bosch “Motronic ML 4.1” per l’ ultima versione del 3 litri e Bosch “L-Jetronic” per il 2,5 litri e per il “3000” montato sulle versioni “AMERICA“, mentre le evoluzioni successive a 24 valvole hanno utilizzato sistemi diversi (ma sempre Bosch)!

Spaccato del 6 cilindri (@ Stellantis)

Il “Busso” ha resistito sino al decennio scorso, a oltre 20 anni dall’uscita di produzione della “75”, arrivando a erogare 210 CV nella massima evoluzione della versione 12 valvole ed evolvendosi nel 1992 con l’adozione di una nuovissima testata a 24 valvole, sino ad arrivare alla cubatura di 3,2 litri e raggiungere i 250 CV, per poi uscire definitivamente di produzione nel 2004, rimanendo l’ultimo motore prodotto nello storico stabilimento di Arese, prima della sua chiusura definitiva.

Il 3 litri a 24 valvole fotografato al Museo Storico Alfa Romeo (foto dell’autore)

Purtroppo, la “75” non fece in tempo a montare queste interessanti evoluzioni del 6 cilindri!

IL “VIOLINO DI ARESE”

Così chiamato per la sua celebre e gradevole sonorità, il 6 cilindri “Busso” è stato più volte definito come uno dei migliori motori a benzina di serie mai prodotti al mondo, visto che per potenza, coppia, consumi e affidabilità ha sempre avuto pochi rivali.

Nelle versioni di serie è stato prodotto dal 1979 al 2004 in numerose varianti, da 2,5 a 3,2 litri, sia a 12 che a 24 valvole e sia aspirato che sovralimentato, più alcune versioni realizzate solo come prototipi, che non hanno mai visto la catena di montaggio e che hanno addirittura superato i 400 CV di potenza (3.0 V6 biturbo 24V montato sul prototipo “SCIGHERA“).

3.0 V6 “Busso” a 12 valvole fotografato al Museo Storico Alfa Romeo (foto dell’autore)

Questa famiglia di propulsori è stata prodotta in due adattamenti leggermente diversi: uno per essere montato in posizione anteriore longitudinale (che ha equipaggiato solo vetture a trazione posteriore ed era facilmente riconoscibile dal cassetto di aspirazione posto in posizione centrale in mezzo alle due bancate e dai condotti di aspirazione e scarico di eguale lunghezza e sezione), l’altro per essere montato in posizione anteriore trasversale (che ha equipaggiato solo vetture a trazione anteriore o integrale e riconoscibile dal cassetto di aspirazione “coricato” su una delle due bancate e dai condotti di aspirazione e scarico di diversa sezione e lunghezza per ogni bancata, vista la diversa distanza di questi dalle stesse).

Le versioni a 12 valvole sono state realizzate in entrambe le configurazioni, mentre quelle a 24 valvole solo nella seconda variante e nelle due foto sotto si possono facilmente notare le differenze: a sinistra la versione adattata per il montaggio anteriore longitudinale e a destra quella per la disposizione anteriore trasversale (la differenza fondamentale, come detto, riguarda la posizione del cassetto di aspirazione, ben evidenziato dalla freccia gialla).

(@ Stellantis)

LE VARIE VERSIONI DEL V6 E LE AUTOMOBILI CHE LO HANNO MONTATO

Vediamo adesso in dettaglio le varie evoluzioni del 6 cilindri “Busso” (le vetture che montano le versioni in schema anteriore trasversale sono contrassegnate da un asterisco):

2.5 V6 12 valvole aspirato (1978-1996) – Con una cilindrata di 2492 cc è stato il primo ad essere prodotto. Inizialmente alimentato con 6 carburatori Dell’Orto (versione montata solo sulla “ALFA 6“), ricevette ben presto l’iniezione elettronica e venne montato su diverse vetture (“ALFA 6 2.5 V6“, “ALFA 90 QUADRIFOGLIO ORO“, “ALFETTA GTV6 2.5“, “ALFA 75 2.5 V6 QUADRIFOGLIO VERDE“, “ALFA 75 MILANO” e “ALFA 155 V6 (*)”, sempre con gli stessi valori di potenza e coppia massima di 156 CV a 5600 giri/min e 21,5 kgm a 4000 giri/min (sulla “155” erogava però 166 CV a 5800 giri/min e 21,7 kgm a 4500 giri/min). Questa versione andò ad equipaggiare anche vetture non Alfa Romeo, come “RAITON FISSORE MAGNUM 4X4 V6” e “FIAT CROMA 2.5 IE V6 (*)”, grossomodo con la stessa potenza (solo qualche cavallo di differenza e una diversa regolazione della sua erogazione).

2.0 V6 12 valvole aspirato (1983-1987) – Con cilindrata ridotta a 1996 cc, potenza massima di 132 CV a 5600 giri/min e coppia massima 18 kgm a 3000 giri/min, questo propulsore equipaggiò l’ “ALFA 6” (con alimentazione a 6 carburatori Dell’Orto e potenza di 136 CV) e l’ “ALFA 90“.

3.0 V6 12 valvole aspirato (1987-1999) – Prodotto solo con iniezione elettronica e con cilindrata di 2959 cc ha equipaggiato la prima “ALFA 75 3.0 V6 AMERICA” con potenza massima di 188 CV a 5800 giri/min e coppia massima di 25 kgm a 4000 giri/min (nella versione catalizzata scendeva però a 182 CV), per poi passare a 192 CV a 6000 giri/min e coppia massima di 25,5 kgm a 4500 giri/min nella versione “3.0 V6 CAT” con iniezione elettronica Bosh Motronic ML 4.1. Nella “164 3.0 V6 (*)” erogava invece 192 CV a 5600 giri/min di potenza massima (identico a quello montato sulla “ALFA ROMEO SPIDER 3.0 V6 (*)” del 1995), sino ad arrivare alla versione montata sulla “164 3.0 V6 Q. V. (*)” dove la potenza massima era di 200 CV a 5800 giri/min e la coppia massima di coppia massima di 27,4 kgm a 4400 giri/min. La massima evoluzione si ebbe con la variante montata sulla “S.Z.“, in grado di raggiungere una potenza massima di 210 CV a 6200 giri/min e una coppia massima di 25 kgm a 4500 giri/min. Una particolare versione di questo 3 litri equipaggiò solo 200 modelli della “Alfetta GTV 3.0 V6”, prodotte in Sudafrica e con potenza di 174 CV. Le versioni “MILANO” destinate al mercato USA montavano una versione leggermente depotenziata di questo propulsore. Anche le “Lancia Thema 3.0 V6 (*)” di terza serie utilizzarono questo motore, ma con potenza massima di 175 CV.

2.0 V6 12 valvole turbo (1991-2001) – Premiato come migliore motore della categoria nel 1991 e considerato l’ultimo motore realizzato completamente da Alfa Romeo senza l’intervento di Fiat, questo 6 cilindri turbo di 1996 cc da 210 CV di potenza massima (sovralimentato prima da una turbina Mitsubishi/Piaggio e dal 1992 da una Garrett T25) avrebbe dovuto equipaggiare la versione “TURBO QUADRIFOGLIO VERDE” dell’Alfa 75, ma invece venne poi destinato solo alle varie trazioni anteriori del “nuovo corso” della Casa del Biscione, come “164 V6 TURBO (*)”, “164 SUPER V6 TB (*)”, “166 SUPER V6 TB (*)”, “GTV V6 TB (*)” e “Spider V6 TB (*)”. In alcune versioni la potenza scese a 200 CV.

3.0 V6 24 valvole aspirato (1992-2003) – Realizzato sempre in cubatura di 2959 cc., questa versione beneficiava di una distribuzione a 4 valvole per cilindro con due alberi a camme in testa per bancata, raggiungendo prima una potenza massima di 210 CV e poi di 231 CV a 6300 giri/min e una coppia massima di 29 kgm a 5000 giri/min, ed equipaggiando vari modelli della Casa di Arese, come “164 V6 24V (*)”, “164 Q.V (*)”, “164 Q4 (*)”, “GTV 3.0 V6 24V (*)”, “SPIDER 3.0 V6 24V (*)” e “166 3.0 V6 24V (*)”. Questo propulsore ha anche equipaggiato vetture non Alfa Romeo, come “LANCIA KAPPA 3.0 V6 24V (*)” e “LANCIA THESIS 3.0 V6 24V (*)” con potenze però sensibilmente ridotte (204 CV per la prima, 215 CV per la seconda).

2.5 V6 24 valvole aspirato (1997-2004) – Montato solo nella “156 V6 24V (*)” e nella “166 2.5 V6 (*)”, questo motore di 2492 cc raggiungeva i 192 CV a 6300 giri/min con una coppia massima di 27,6 kgm a 5000 giri/min

3.2 V6 24 valvole aspirato (2002-2006) – Massima evoluzione del “Busso”, portata a 3179cc., questa versione del 6 cilindri arrivò ad erogare una potenza massima di 250 CV a 6200 giri/min e una coppia massima di 30,6 Nm a 4800 giri/min (su alcuni modelli aveva potenza ridotta a 230 CV), equipaggiando “147 GTA (*)”, “156 GTA (*)”, “GT 3.2 V6 24V (*)”, “166 3.2 V6 (*)”, “GTV 3.2 V6 24V (*)” e “SPIDER 3.2 V6 24V (*)”. Venne anche montato da “LANCIA THESIS 3.2 V6 (*)” e “GILLET VERTIGO (*)”.

Versioni mai entrate in produzione di serie (e non sempre realizzate da ALFA ROMEO) – Il 2.0 V6 venne anche proposto in versione a 24 valvole sovralimentato con un turbocompressore, con potenze di 230 e 250 CV, mentre il 2.5 V6 24V venne proposto in una inedita versione biturbo, in grado di erogare potenze di 270 e 300 CV. Il 3.0 V6 24V venne realizzato per il prototipo “PROTEO” con una eccezionale potenza massima di 260 CV a 5600 giri/min e coppia massima di 28,7 kgm a 5000 giri/min, per poi venire proposto in una estrema versione biturbo montata sul prototipo “SCIGHERA” (“nebbia”, in dialetto milanese), addirittura con una potenza massima di 400 CV a 7500 giri/min. Il “Busso” venne proposto poi anche in una inedita versione aspirata di 3,5 litri (3548 cc) con potenza di 300 CV a 6800 giri/min, sino ad arrivare ad una estrema evoluzione dello stesso, con cubatura portata a 3,7 litri (3750 cc) erogante 328 CV a 7300 giri/min, entrambi realizzati da “Autodelta” e destinati ad equipaggiare dei prototipi della “156” (ci anche una versione con compressore Rotrex da 400 CV). Ci fu anche un’incredibile versione del “2.5 V6” a 12 valvole equipaggiata con il sistema di iniezione eletronica CEM di Alfa Romeo, in grado di sviluppare 192 CV a 5800 giri/min, prodotta in un unico esemplare e montata su una “GTV6“. Nel prototipo “DIVA”, invece, il 3.2 V6 24V venne portato a 290 CV a 6200 giri/min.

RIEPILOGO CILINDRATE

DENOMINAZIONECILINDRATAARCHITETTURAALESAGGIO X CORSA
2.0 V619976 CILINDRI A V DI 60°80 X 66,2
2.5 V624926 CILINDRI A V DI 60°88 X 68,3
3.0 V629596 CILINDRI A V DI 60°93 X 72,6
3.2 V631796 CILINDRI A V DI 60°93 X 78
3.5 V635486 CILINDRI A V DI 60°
3.7 V637506 CILINDRI A V DI 60°

RIEPILOGO CARATTERISTICHE MOTORIZZAZIONI DI SERIE

MODELLOPOTENZA MAXCOPPIA MAX
2.0 V6 12V132 CV18,0 KGM
2.0 V6 12V TURBODA 200 A 210 CV30,6 KGM
2.5 V6 12VDA 156 A 166 CVDA 21,5 A 21,7 KGM
2.5 V6 24V192 CV27,6 KGM
3.0 V6 12VDA 182 A 210 CVDA 25,0 A 27,4 KGM
3.0 V6 24VDA 210 A 231 CVDA 28,0 A 28,5 KGM
3.2 V6 24VDA 230 A 250 CV30,6 KGM

RIEPILOGO CARATTERISTICHE MOTORIZZAZIONI MAI ENTRATE IN PRODUZIONE DI SERIE

MODELLOPOTENZA MAXCOPPIA MAXCOSTRUTTORE
2.0 V6 24V TURBODA 230 A 250 CV
2.5 V6 12V CEM192 CVALFA ROMEO
2.5 V6 24V BITURBODA 270 A 300 CV
3.0 V6 24V260 CV28,7 KGMALFA ROMEO
3.0 V6 24V BITURBO400 CV
3.2 V6 24V290 CV
3.5 V6 24V300 CVAUTODELTA UK
3.7 V6 24V328 CVAUTODELTA UK
3.7 V6 24V COMPR. VOLUMETRICO400 CVAUTODELTA UK

RIEPILOGO VETTURE DI SERIE CHE HANNO MONTATO IL V6 “BUSSO” NELLE VARIE VERSIONI

MODELLI2.0 (1)2.02.0 TURBO2.5 (1)2.52.5 24V3.03.0 24V3.2 24V
147X
155X
156XXX
164XX
166XXXX
ALFA 6XXX
ALFA 75XX
ALFA 90XX
ALFETTA GTVX
CROMA (2)X
GT (3)
GTV (4)XXX
KAPPA (5)XX
MAGNUM (6)X
R.Z.X
S.Z.X
SPIDER (7)XXXX
THEMA (8)X
THESIS (9)XX
NOTE
(1) Versioni alimentate a carburatore. Tutte le restanti sono alimentate ad iniezione elettronica.
(2) Vettura prodotta da FIAT.
(3) Ci si riferisce alla “GT” prodotta dal 2003 al 2010.
(4) Ci si riferisce alla “GTV” prodotta dal 1995 al 2004.
(5) Vettura prodotta da LANCIA.
(6) Vettura prodotta da Rayton Fissore.
(7) Ci si riferisce alla “SPIDER” prodotta dal 1995 al 2004.
(8) Vettura prodotta da LANCIA.
(9) Vettura prodotta da LANCIA.